La notte
Giovanni Pontano: Quante volte uno scrittore oggi si domanda se scrivere non sia un istinto insopprimibile, ma antiquato. Questo lavoro così solitario, artigiano, questo mettere faticosamente una parola dietro l’altra, questo lavoro non si riesce a meccanizzare in nessuno modo.
Industriale Gherardini: Ma lei ne è veramente convinto?
Giovanni Pontano: No, però voi altri industriale avete il vantaggio di fare i vostri racconti con le persone vere, le case vere, le città vere. Il ritmo della vita del tempo è nelle vostre mani. Forse anche il futuro è nelle vostre mani.
La notte, regia di Michelangelo Antonioni 1961